Necrobotica, innovazione e RPA: usare in modo diverso ciò che già esiste

ragni RPA

La necrobotica è una nuova branca della ricerca robotica, che studia come sfruttare meccanismi già esistenti in natura per realizzare nuove soluzioni. A metà strada tra robotica e fisiologia, è un territorio tutto da esplorare, che aprirà molti nuovi scenari e lancia un messaggio importante: l’innovazione è anche saper usare ciò che già esiste, in modo diverso.

Oggi parliamo di RPA – Robotic Process Automation- in ambito applicativo, partendo da un punto di vista molto particolare.
Quello dei ragni.

Advanced Science

Un servizio in TV di alcuni giorni fa ha mostrato i risultati di uno studio condotto da Advanced Science, che mostra come utilizzare un ragno morto per realizzare una pinza meccanica di precisione.
Gli esperimenti condotti sfruttano il meccanismo idraulico dei ragni, che allungano e muovono le zampe non tramite i muscoli, ma attraverso un organo che invia del fluido al loro interno, facendole distendere o ritrarre.

La capacità delle zampe dei ragni di afferrare oggetti e spostarli con grande precisione (pick-and-place) è difficilmente replicabile.

“Il concetto di necrobotica proposto in questo lavoro si avvale di design unici creati dalla natura, che possono essere complicati o addirittura impossibili da replicare artificialmente”, affermano i ricercatori nel loro articolo.

Uno degli ambiti di applicazione cui si sta pensando per questo studio è, ad esempio, l’assemblaggio di microelettronica.

Fare lo stesso, in modo nuovo

Proviamo, ora, ad isolare da questa ricerca specifica un concetto chiave: utilizzare qualcosa che già esiste per utilizzarla in modo diverso.

La RPA applicativa si basa sul concetto di simulazione.
I software robot, infatti, imitano le azioni degli operatori, eseguendo le stesse operazioni, con una velocità di gran lunga maggiore.

L’automazione di alcuni processi è estremamente utile, perché svincola le persone da attività ripetitive e poco stimolanti, che richiedono molto tempo, ma sono a basso valore.

Per questo la RPA è strategica per impiegare al meglio le risorse.

Le persone, libere da routine, possono dedicarsi ad attività a valore aggiunto e molto più gratificanti rispetto, ad esempio, ad operazioni come il data entry.

Un esempio pratico

Alcuni dei nostri clienti hanno già implementato la RPA nei loro workflow ed hanno potuto apprezzarne sin dall’inizio i benefici, in termini di semplicità e rapidità di applicazione, oltre che di risparmio economico.
Altri stanno valutando l’introduzione dell’automazione di alcuni processi entro il prossimo anno.

In generale, il mercato sta iniziando ad interessarsi sempre di più a questa tematica.
Non si tratta solo di realtà grandi e molto strutturate, ma anche di organizzazioni con meno risorse, che proprio per questo stanno cercando soluzioni per ottimizzarne l’impiego.

Ne abbiamo parlato tempo fa in questo articolo; sarebbe un errore valutare l’applicazione della RPA come uno strumento per ridurre il personale impiegato.
Al contrario, delegare alla RPA grandi volumi di operazioni di routine diventa un vantaggio, sia per l’operatore che per l’azienda.

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Alcune fonti

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